Siamo in una enorme camera bianca della LUC&BEL per la produzione di componenti per il biomedicale.
Nota di cronaca molto attuale: in questo settore le mascherine, cuffie, grembiuli, calzari e guanti sono di moda praticamente da sempre...
Quella che mi chiedono è una vista praticamente a 180 gradi, in alta risoluzione, per la stampa di poster enormi.
Uso Hasselblad HD II 39 con le sue ottiche dedicate; precisione, correzioni e controlli sono totali.
C'è però un problema, il bellissimo grandangolo , HCD 28 mm , pari a circa un 17 mm per la 24x36, nitidezza estrema ed esente da distorsioni a botte, copre solo 95 gradi, me ne mancano quasi altrettanti, e la sala è talmente grande che un super grandangolo sembra un teleobiettivo !
La soluzione più ovvia sembrerebbe quella di fare due scatti ed unirli.
In realtà, dopo lunghissime esperienze e prove, ho visto che le linee prospettiche sono difficilmente raccordabili ; pertanto ho deciso di fare cinque scatti, che poi vengono assemblati manualmente con Photoshop.
In questo modo tutto è più gestibile.
Telefoni cellulari e macchine 24x36 hanno ormai dei software proprietari che svolgono benissimo questa funzione, assemblare vari scatti per ottenere una panoramica, ma ancora oggi non riescono a far sembrare naturali o almeno credibili, le prospettive, ed inoltre la qualità finale di utilizzo non è assolutamente paragonabile ad un file HD come questo, che, a circa 100x250 cm a 300 dpi , pesa un bel Giga e rotti.